Sala anatomica Covid-19
Diverse circolari, linee guida e raccomandazioni sono state espresse negli ultimi mesi da più parti e in particolare dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità, oltre che da numerose associazioni e società scientifiche.
COMFIT propone la sua nuova dispensa per fare il punto della situazione sulle barriere primarie e secondarie di protezione da adottare nella sala anatomica COVID-19 di Anatomia Patologica e di Medicina Legale per la sicurezza dei lavoratori addetti e della collettività nel caso di autopsie su salme infette Covid-19.
L’esame autoptico permette di raccogliere importantissime informazioni di carattere medico legale, diagnostico e scientifico.
Patologi e medici legali effettuano normalmente autopsie di soggetti infetti dei quali non sempre è noto lo stato di infezione, ma le strutture in cui essi operano molto spesso non sono idonee a garantire il livello di sicurezza per il personale e per la comunità previsto dalle normative vigenti, durante un'autopsia salma infetta Coronavirus.
Eppure recenti fatti di cronaca dimostrano come stia crescendo l’attenzione degli addetti ai lavori verso il problema della sicurezza in sala settoria, nel caso di attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici (art. 266), definiti come qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni art. 267)
I rischi insiti nell'attività lavorativa svolta durante autopsia salma infetta da Covid-19 possono essere ragionevolmente minimizzati mediante l’adozione di adeguati protocolli comportamentali, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) e l'uso di attrezzature idonee (barriere primarie) in adeguate strutture di sicurezza (barriere secondarie) come la sala autoptica Coronavirus
E’ pertanto buona norma operare (obbligatoriamente quando si preveda la presenza di patogeni del III e IV gruppo) all’interno di barriere secondarie, ossia in sale autoptiche concepite espressamente per garantire il contenimento biologico da Covid-19.
Tradizionalmente si distinguono tre livelli di contenimento: di base (PCL2), contenimento di sicurezza (PCL3) e contenimento di massima sicurezza (PCL4).
Gli allegati XLVII e XLVIII D.Lgs. 81/2008, introducono schematicamente le caratteristiche minime richieste per ogni livello di biosicurezza, meglio descritte nella norma tecnica UNI EN 12128.
Le misure di contenimento biologico comprendono per i livelli PCL3 e PCL4 anche un rigoroso controllo degli effluenti e dei rifiuti prodotti, nel caso specifico nella sala settoria, e dei materiali utilizzati o venuti a contatto durante autopsia Coronavirus. Anche gli impianti di scarico dovranno essere convogliati in apposito impianto di depurazione, per l’inattivazione.
La sala settoria di sicurezza biologica (livello PCL3) è indispensabile per effettuare autopsia su soggetti infetti da agenti patogeni classificati nel gruppo III.